
Trattamenti di endodonzia per salvare e preservare i tuoi denti: precisione, cura e tecnologie avanzate per la salute del tuo sorriso.
Che cos'è l'endodonzia?
L’endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie della polpa dentale, il tessuto vitale che si trova all’interno del dente. Il suo obiettivo principale è prevenire complicazioni gravi che possono derivare da infezioni profonde e preservare il dente naturale.
Quando una carie avanzata o un trauma colpisce il dente, i batteri possono penetrare fino alla polpa dentale, provocando dolore intenso e infezioni. Se l’infiammazione non viene trattata in tempo, può portare a un ascesso dentale o alla necrosi della polpa, mettendo a rischio la stabilità del dente e la salute generale del paziente.
Il trattamento endodontico più comune è la devitalizzazione, che consiste nella rimozione della polpa infetta, nella disinfezione dei canali radicolari e nella loro successiva sigillatura con materiali biocompatibili. Le moderne tecniche di endodonzia consentono di intervenire in modo minimamente invasivo al fine di eliminare il dolore e di prevenire la diffusione dell’infezione ai tessuti circostanti. Un dente devitalizzato può essere rinforzato con un perno in fibra di vetro e successivamente protetto con una corona, ripristinando sia l’estetica che la funzione masticatoria.
Grazie all’endodonzia, oggi è possibile salvare denti che in passato sarebbero stati estratti, migliorando il benessere del paziente e mantenendo intatta la struttura dentale. Ad ogni modo, effettuare controlli periodici e intervenire tempestivamente in caso di dolore o sensibilità è essenziale per la salute del cavo orale.
Cos’è la polpa dentale e perché è importante?
La polpa dentale è un tessuto connettivo altamente specializzato, situato in cavità interne del dente dette “endodonto” (dal greco endo, dentro, e odous, dente).
È costituita da cellule, vasi sanguigni e terminazioni nervose che nutrono e mantengono vitale il dente.
La sua conformazione segue l’anatomia del dente stesso ed è composta da:
- camera pulpare, nella parte coronale del dente,
- canali radicolari, all’interno delle radici.
Ogni dente può avere da uno a tre canali per radice, che devono essere trattati e sigillati con estrema precisione durante le terapie endodontiche.
Quando è necessario un trattamento endodontico?
Le patologie della polpa dentale possono derivare da diverse cause, tra cui:
- carie profonde, che raggiungono la polpa;
- traumi dentali;
- insulti iatrogeni (chimici, termici o fisici);
- infiltrazioni di vecchie otturazioni o trattamenti incongrui.
Quando la polpa si infiamma o si infetta, può manifestarsi dolore intenso, sensibilità al caldo/freddo o gonfiore gengivale. In questi casi, il trattamento endodontico (comunemente noto come devitalizzazione) è necessario per rimuovere il tessuto compromesso e preservare la struttura del dente.
Tipologie di patologie pulpari
Le principali patologie che coinvolgono la polpa dentale e i tessuti periapicali sono:
- la pulpite: infiammazione della polpa dentale che può essere reversibile o irreversibile;
- la necrosi pulpare: necrosi (morte) del tessuto pulpare a seguito di un'infiammazione acuta/cronica che non è stata trattata;
- l'ascesso periapicale: accumulo di pus causato dall'infezione radicolare;
- la cisti radicolare: formazione di una cavità contenente liquido o materiale semisolido nei tessuti periapicali;
- il granuloma apicale: lesione cronica dei tessuti periapicali.
Ritrattamento endodontico
Se un dente è già stato devitalizzato in passato ma presenta infezioni residue o dolori ricorrenti, può rendersi necessario un ritrattamento endodontico. Questa procedura consiste nel rimuovere il vecchio materiale, ripulire accuratamente i canali e sigillarli nuovamente. Si tratta di un intervento più complesso, ma che consente spesso di salvare un dente che altrimenti verrebbe estratto.
Nell’affrontare il piano di trattamento endodontico con il paziente si affronta la valutazione della prognosi, nei casi di precedente insuccesso endodontico e dei follow-up successivi.
Il follow-up è essenziale per monitorare la guarigione e assicurarsi che il trattamento sia stato efficace per poter affrontare solo dopo aver constatato il successo della terapia la conseguente soluzione riabilitativa.
Endodonzia chirurgica
In alcuni casi, l’accesso ai canali non è possibile attraverso la corona del dente (approccio ortogrado). Quando ciò accade, si ricorre all’endodonzia chirurgica, che prevede un approccio retrogrado, ovvero l’apertura dell’apice radicolare per trattare direttamente la parte terminale del canale. Questa tecnica è utile per eliminare infezioni localizzate e garantire la completa guarigione dell’area.
Domande frequenti (FAQ) sull'Endodonzia
Il trattamento endodontico è necessario quando la polpa del dente è infiammata o infetta a causa di carie profonde, traumi o fratture. Se non trattata, l’infezione può portare a dolore intenso e ascessi.
No, grazie all’anestesia locale e alle moderne tecniche, il trattamento è praticamente indolore. Dopo la procedura, potrebbe verificarsi un lieve fastidio, facilmente gestibile con antidolorifici.
Dolore persistente, sensibilità al caldo e al freddo, gonfiore gengivale, cambio di colore del dente e presenza di ascessi sono sintomi che possono indicare la necessità di un trattamento endodontico.
Sì, anche un dente devitalizzato può essere soggetto a carie, soprattutto se non viene protetto con una corona o non si pratica una corretta igiene orale. Per questo motivo, è fondamentale mantenere una buona routine di pulizia e controlli regolari.